Ovviamente lo sapevo che la cura era la leggerezza.

Che passo la mattina a camminare godendomi il sole e la lentezza ovvero il fare le cose senza l’orologio e senza avere il fiato corto.

Cammino e compro le ultime cose che servono, macellaio, farmacia, fornaio.

Il tutto senza fretta e godendomi ogni passo.

Il pomeriggio uguale, ma senza sole anzi con un vento freddo che gela le ossa ma sticazzi che ci si sposta in un’altra città, si fa shopping (non io) si chiacchiera, si rife, si cena in un posto carino.

Sempre detto che avere il tempo a disposizione talvolta cura ogni ferita.

Dovrei ricordarmelo più spesso che talvolta è solo questione di puntare i piedi e dire qualche no. A riuscirci…